Saccharum officinarum
La canna da zucchero (Saccharum officinarum) è una pianta tropicale della famiglia delle Poaceae, originaria del sud-est asiatico.
Table of contents |
2 Descrizione 3 Distribuzione 4 Utilizzo economico 5 Erboristeria 6 Storia 7 Processo di lavorazione dello zucchero di canna 8 Alimentazione |
Si moltiplica per talea: per questa ragione i fiori hanno poca importanza e i frutti molto rari.
Hanno epidermide molto dura, ricca di silice, coperta presso i nodi da un sottile strato di cera.
Tassonomia
Sinonimo: Saccharum officinale Salisb. Descrizione
È una pianta simile alla canna.
Il midollo è molto dolce e succoso.
Le foglie sono molto lunghe, lineari e scabre.
Il fusto principale è un rizoma sotterraneo dal quale partono più fusti aerei, cilindrici, nodosi e flessibili, alti fino a 3 o 6 m, con diametro di 2-7 cm.
I fusti presentano articoli pieni di parenchima.Distribuzione
Cresce soprattutto nelle regioni tropicali dell'America centrale (specialmente a Cuba) e meridionale.
Coltivazione di canna da zucchero |
Prima dell'era cristiana avanzata, si hanno cenni di utilizzo dello zucchero solo nella letteratura indiana del 400 a.C.
In Europa giunse nel 1100, seguendo l'espansione araba nell'Europa meridionale: fu coltivato a Creta, Cipro e in Marocco, quindi in piccole quantita anche in Sicilia e nella Spagna meridionale.
La canna da zucchero ha un ciclo di coltivazione che richiede molta acqua, condizione che nel Mediterraneo non è pienamente soddisfatta, così la produzione si sposta in Portogallo e da qui, nel 1493, nelle Indie Occidentali, portata da Cristoforo Colombo. Al seguito della canna, arrivarono gli schiavi per coltivarla e per secoli lo zucchero sarà uno dei frutti più importanti del sistema schiavi-piantagione.
Nel XVII secolo inglesi, olandesi e francesi creano piantagioni nei caraibi.
Fino alla rivoluzione francese "zucchero" significava unicamente "zucchero di canna"; soltanto alla fine del settecento fu scoperto il procedimento di raffinazione che permetteva di ricavarlo anche dalle barbabietole.
Questa scoperta resa lo zucchero più disponibile e meno costoso, diventando un bene di largo consumo; le piantagioni di canna da zucchero in America latina subirono un forte declino.
Un altro motivo del declino fu sicuramente l'abolizione della schiavitù che rese la coltivazione meno redditizia.
Nel XIX secolo i due maggiori produttori saranno Cuba e Brasile.
L'economia mondiale dello zucchero di canna è entrata in una fase di surplus, con ripercussioni sui prezzi.
I grossi produttori oggi si trovano in America Centrale e meridionale ed in Asia:
Erboristeria
Il succo della canna da zucchero e il decotto della polpa possiedono proprietà benefiche per l'apparato respiratorio, tonificanti e rinfrescanti.
Consigliato per chi soffre di catarro bronchiale, di bronchite cronica e di asma.Storia
Le prime coltivazioni di canna da zucchero furono in Asia, nella Nuova Guinea, alcuni millenni a.C.
La sua zona di coltivazione si allargò a Filippine, India e Indonesia.
Neardo, generale di Alessandro Magno, scrisse "Vi è un giunco in India che stilla senza bisogno di api e dal quale si estrae una bevanda inebriante nonostante non produca frutti" ( 327 a.C).
Quanto all'Occidente la produzione riguarda quasi esclusivamente zucchero ricavato dalle barbabietole (Unione Europea, Russia, Stati Uniti, Australia)